overboost
Eccomi, navigatore in moto bandito per sempre, non fa per me.
La tecnologia è tanto comoda ma così poco emozionante... e quando vado in moto mi voglio solo divertire, essere efficiente non è una priorità.
half-pint
Mai usato il navigatore, nemmeno quando sono in viaggio all'estero. In quel caso io alla guida e mia moglie accanto con cartina. Se ci si perde? Bè in quei casi ho sempre visto o fatto qualcosa per cui ne valeva davvero la pena. Discorso diverso per le città, purtroppo in quel caso il navigatore diventa ormai quasi indispensabile....
alcecio
Io per i viaggi uso sempre la cartina che mi piace stendere in terra sul tappeto del salotto, in città a volte sì navigatore ma siccome mi fa fatica fermarmi continuamente per guardare il telefono finisco per chiedere ai passanti che faccio prima
paolo2145
Io sono al quarto, un TomTom500 acquistato due anni fa.
I tre precedenti morirono di morte precoce, per dieci anni niente navigatore.
Attualmente preferisco attivarlo dentro alla borsa da serbatoio ascoltando la voce via BT, ma faccio presto a disattivare il BT e usare una cartina, come ai bei tempi.
Insomma ne faccio a meno tranquillamente, arrivare bene o male arrivo senza fretta.
McBob
Io sono un grande appassionato delle cartine (ho anche una enorme carta nautica degli approcci al porto di New York appesa nello studio);
uso il navigatore per i posti dove non mi piace andare, o per dove ho la stretta necessità di arrivare entro una certa ora. Vorrei anche quotare
alcecio, e rivalutare l'interrogazione del passante, o del benzinaio, o del casellante o, in città, dell'edicolante: come si faceva una volta.
Spezzo una lancia anche a favore dell'idea, o della possibilità, di perdersi; tanto poi, in qualche modo, ci si ritrova sempre. La moto e la fretta
di arrivare, in generale, mal si conciliano. Almeno per me. Tanto che in genere quando devo per forza essere da qualche parte entro quella data
ora, prendo la macchina e chi si è visto si è visto. La moto certi pensieri non li vuole. Ho pure smontato l'orologio che avevo messo sul manubrio,
cribbio. (Ma in parte sono sogni - la vita che facciamo ci costringe a ben altro.)
Guido_Malissimo
McBob wroteIo sono un grande appassionato delle cartine (ho anche una enorme carta nautica degli approcci al porto di New York appesa nello studio);
uso il navigatore per i posti dove non mi piace andare, o per dove ho la stretta necessità di arrivare entro una certa ora. Vorrei anche quotare
alcecio, e rivalutare l'interrogazione del passante, o del benzinaio, o del casellante o, in città, dell'edicolante: come si faceva una volta.
Spezzo una lancia anche a favore dell'idea, o della possibilità, di perdersi; tanto poi, in qualche modo, ci si ritrova sempre. La moto e la fretta
di arrivare, in generale, mal si conciliano. Almeno per me. Tanto che in genere quando devo per forza essere da qualche parte entro quella data
ora, prendo la macchina e chi si è visto si è visto. La moto certi pensieri non li vuole. Ho pure smontato l'orologio che avevo messo sul manubrio,
cribbio. (Ma in parte sono sogni - la vita che facciamo ci costringe a ben altro.)
bellissima l'idea di smontare l'orologio a manubrio. questo spirito mi piace un sacco. siamo sempre fissati con l'orario, schiavi di ritmi insostenibili. Sono passato ad una RE proprio per uscire da questo tritacarne. Per quanto riguarda il fatto di "perdersi" quoto al 100%: nelle vita le cose più belle mi sono capitate per caso.. perdendomi... Ci siamo disabituati a perderci.. siamo schiavi della perfezione della tecnologia... perdersi è umano.... stupendamente umano.
feel-the-vibe
Ragazzi, viviamo tempi di frenetica follia. Io ogni giorno litigo o per meglio dire finisco per prendermi gli improperi di chi va continuamente di fretta. Fermarsi ad un semaforo giallo è diventato sinonimo di pusillanimità e di anzianità, oltre che obbligo di legge. Corpi umani apparentemente inanimati , distaccati dalla realtà come fossero zombie, che sfrecciano su marciapiedi o contromano a folle andatura a bordo di pericolosissime pedane motorizzate con un ombrello cime sterzo ascoltando nelle orecchie chissà quale voce che pilota i loro gesti automatici. Cellulari che si sostituiscono ad occhi, orecchie , cervelli.... E tutto questo quando si va in moto si sperimenta in prima persona. Tutto questo a me fa schifo, ben vengano quelle piccole usanze che ci riportano a qualcosa che tendiamo a non essere più. E se per tornare umani serve una cartina, ben venga! Sarà ma al termine cartina poi sono talmente affezionato....mi riporta alla mente chissà perché un sacco di occasioni di divertimento...
overboost
La cosa di togliere l'orologio sul manubrio è un ottima idea e posso confermare che funziona... io ormai sono senza da inizio anno e mi fa sentire meglio. È successo per caso: stavo cambiando la pila allo strumentino e mi sono detto "Ma che ca...o sto facendo? Questo non mi occorre, l'ora la guardo quando lo decido io!".
Per la cronaca ieri sono uscito per una commissione di 10minuti e quando sono tornato mi sono reso conto che era trascorsa quasi un'ora, magari se avessi avuto davanti le lancette ci avrei stupidamente rinunciato... come ha detto qualcuno abbiamo solo due vite. La seconda comincia quando ti rendi conto che hai soltanto questa...
Guido_Malissimo
Feel the vibe wroteRagazzi, viviamo tempi di frenetica follia. Io ogni giorno litigo o per meglio dire finisco per prendermi gli improperi di chi va continuamente di fretta. Fermarsi ad un semaforo giallo è diventato sinonimo di pusillanimità e di anzianità, oltre che obbligo di legge. Corpi umani apparentemente inanimati , distaccati dalla realtà come fossero zombie, che sfrecciano su marciapiedi o contromano a folle andatura a bordo di pericolosissime pedane motorizzate con un ombrello cime sterzo ascoltando nelle orecchie chissà quale voce che pilota i loro gesti automatici. Cellulari che si sostituiscono ad occhi, orecchie , cervelli.... E tutto questo quando si va in moto si sperimenta in prima persona. Tutto questo a me fa schifo, ben vengano quelle piccole usanze che ci riportano a qualcosa che tendiamo a non essere più. E se per tornare umani serve una cartina, ben venga! Sarà ma al termine cartina poi sono talmente affezionato....mi riporta alla mente chissà perché un sacco di occasioni di divertimento...
"che bello... due amici.. una chitarra... una cartinaa...." :-))
shardana
Che poi con le nostre moto, ogni volta che ci si ferma a chiedere qualche indicazione, si forma spesso un capannello di curiosi.
Chi vuole fare una foto, chi chiede info sulla moto (magari rimanendoci male quando scopre che non è davvero antica...), chi ti offre una birra 😉
Guido_Malissimo
shardana wroteChe poi con le nostre moto, ogni volta che ci si ferma a chiedere qualche indicazione, si forma spesso un capannello di curiosi.
Chi vuole fare una foto, chi chiede info sulla moto (magari rimanendoci male quando scopre che non è davvero antica...), chi ti offre una birra 😉
quoto al 100%. Sono stato al passo delle radici, domenica scorsa. Solito capannello di curiosi.. mi hanno fatto i complimenti per il restauro della moto... "cavolo.. sembra nuova!" ahahahah
quando gli dico che è del 2017.. pensano che li stia prendendo in giro...
nigel68
Guido_Malissimo wrotedopo anni di "tra 50 metri girare a destra", mi sono imposto di NON utilizzare il navigatore per i miei giri in moto.
Ho comperato su amazon una cartina dell'Italia settentrionale ed ho tracciato il percorso a casa, annotando su un foglio i vari paesi.
Solo in questo modo riesco a memorizzare le strade, gli incroci.. sentire veramente il viaggio come parte del divertimento, oltre che la meta.
Voi che ne pensate?
Che faccio così da quando ho la patente (1987) e ho girato mezza Europa più qualche viaggetto in America. L'unico posto in cui non riesco mai ad orientarmi è....la Brianza 😃 😃 😃
Corrado
Diversi anni fa sono stato in Olanda con una VW del del 71 e una mappa Hallwag del '70.... C'è l'ho fatta anche se al posto dei piccoli traghetti (introvabili...) c'erano autostrade! Ma che bello spalancare una bella cartina anche se obsoleta.
enzorock
Mai usato gps in moto. Mai.
Quando ho un dubbio chiedo al vecchietto del bar del paesino sperduto dove mi trovo in quel momento. Bevo un caffè, scambio due chiacchiere con lui e riprendo la guida sorridendo
enzorock
gil wroteAnch'io non vado d'accordo con il navigatore, preferisco studiare la mappa, scrivere i paesi su un foglio e aiutarmi con la segnaletica.
La tecnologia mi toglie la poesia.
Esattamente
slash-85
gil wroteAnch'io non vado d'accordo con il navigatore, preferisco studiare la mappa, scrivere i paesi su un foglio e aiutarmi con la segnaletica.
La tecnologia mi toglie la poesia.
Idem
Feel the vibe wroteRagazzi, viviamo tempi di frenetica follia. Io ogni giorno litigo o per meglio dire finisco per prendermi gli improperi di chi va continuamente di fretta. Fermarsi ad un semaforo giallo è diventato sinonimo di pusillanimità e di anzianità, oltre che obbligo di legge. Corpi umani apparentemente inanimati , distaccati dalla realtà come fossero zombie, che sfrecciano su marciapiedi o contromano a folle andatura a bordo di pericolosissime pedane motorizzate con un ombrello cime sterzo ascoltando nelle orecchie chissà quale voce che pilota i loro gesti automatici. Cellulari che si sostituiscono ad occhi, orecchie , cervelli.... E tutto questo quando si va in moto si sperimenta in prima persona. Tutto questo a me fa schifo, ben vengano quelle piccole usanze che ci riportano a qualcosa che tendiamo a non essere più. E se per tornare umani serve una cartina, ben venga! Sarà ma al termine cartina poi sono talmente affezionato....mi riporta alla mente chissà perché un sacco di occasioni di divertimento...
parole sante
Aggiungo un episodio marittimo anziché motociclistico, che mi sembra calzante:
sono da poco rientrato via nave dalla Sicilia e lì, in mezzo al mar Tirreno, internet non prende, a meno che non si voglia pagare per un ponte satellitare iper costoso. Morale: è stato piacevole e stimolante cercare di risalire a quale fosse la posizione solo basandosi su tempistica, memoria, calcolo e una semplicissima cartina. Disintossichiamoci dall'informatica, quando se ne ha modo!
Mnemo
Buongiorno mi sento di spezzare una lancia in favore del navigatore, non per il piacere della dissonanza ma perché personalmente rientro in quella categoria di persone nate con poco senso dell'orientamento.. diciamo il minimo sindacale.
Ricordo nell'era pre GPS che avevo sviluppato e messo in atto delle tecniche di memorizzazione che mi servivano a riconoscere la strada al ritorno, (posto che avessi azzeccato l'andata 😃 ) tipo: ricorda il cancello di questa casa, ricorda il cartellone pubblicitario dopo la svolta, la casa arancione... insomma uno stress il viaggio quando dovevo guidare io.
Ricordo molti anni fa che al ritorno dalla Toscana, in auto, sulla bretella persi l'uscita Roma Nord convinto che ci sarebbe stata l'uscita per la Sud e solo tipo 70km dopo ho realizzato che ero fuori rotta.. tipo una deviazione di 1h e mezzo 😮 ad ogni modo quando giunsero i navigatori per me la città e il viaggio diventarono il piacere. Non ho più la paranoia di sbagliare, non devo più calcolare più tempo del previsto se dovessi sbagliare strada, secondo me meno romantico delle mappe ma l'oggetto indispensabile per le persone non abbastanza "piccioni viaggiatori". Amo follemente il tripper della mia Scram!!!! :lol:
Dicaduca72
Anche io sono per il navigatore, vorrei poterne fare a meno ma anche io ho scarso senso dell'orientamento, io senza mi perdo immancabilmente, percui non potrei farne a meno