overboost
Paulus wrotegil wroteBasta studiare bene il manuale di officina, procurarsi gli utensili necessari e fare da se gli interventi sulla propria motocicletta.
Occorre pazienza, studio e dedizione.
Se poi si ha qualche dubbio, questo forum è un pozzo di scienza sul motore monocilindrico EFI.
Bene usare il tasto cerca sulla barra in alto.
Quanto costa comprare gli utensili necessari? A me pareva già un grosso investimento la chiave per regolare il precarico 😃
Costa molto meno che pagare un meccanico di cui non ti fidi...
[cancellato]
overboost wrotePaulus wrotegil wroteBasta studiare bene il manuale di officina, procurarsi gli utensili necessari e fare da se gli interventi sulla propria motocicletta.
Occorre pazienza, studio e dedizione.
Se poi si ha qualche dubbio, questo forum è un pozzo di scienza sul motore monocilindrico EFI.
Bene usare il tasto cerca sulla barra in alto.
Quanto costa comprare gli utensili necessari? A me pareva già un grosso investimento la chiave per regolare il precarico 😃
Costa molto meno che pagare un meccanico di cui non ti fidi...
Quanto quindi? Quanto si spende per comprare gli attrezzi per fare il lavoro di cambiare il pistone grippato?
McBob
Beh, gli attrezzi si comprano un po' per volta via via che servono, e il costo poi si ammortizza
man mano che si usano. Sul manuale di officina, volta per volta, sono indicati (gli attrezzi che servono).
Mesi fa per dire ho fatto una tabella per vedere quali chiavi, bussole e brugole mi servissero, oltre a quelle che
già avevo comprato in passato per altri lavoretti. Non sono molte, e alla fine te la cavi con poche decine di
euro. Non sono ottimista come gil, nel senso che quello che dice è giustissimo, ma in teoria, poi non tutto
si riesce a fare da soli, soprattutto senza uno spazio dedicato (tipo un garage). Quando pensavo che si
fosse spezzato il meccanismo interno del kickstarter per esempio il manuale di officina l'ho studiato, però
mi sono anche venuti i brividi quando ho capito cosa bisognava fare solo per controllare se era
effettivamente così. Meno male che poi era solo l'ennesimo attacco di ipocondria RE (cioè, il kickstarter funziona
benissimo, sono io un po' capra). Del resto, ogni passione ha i suoi ferri. Ti piace il modellismo, ti compri
gli attrezzi per il modellismo. Ti piace la cancelleria, ti compri una bella Kaweco Sport. Ti piace la tua
moto, ed è una moto che consente / invita a metterci le mani, compri qualche attrezzo e studi.
Paradossalmente, ma forse nemmeno tanto, è meno impegnativo e costoso cambiare un pistone che
andare a controllare il meccanismo del kickstarter. Tanti anni fa aiutai il fratello di una mia fidanzata a
cambiare cilindro e pistone del suo scooter, fu divertentissimo. Anche perché lavorammo ai giardinetti,
e attirammo l'attenzione di una volante della Polizia che, insospettita, venne a controllare che lo scooter
fosse effettivamente suo. Ci guardarono in modo strano, ma eravamo in regola!
PS: il fatto vero è questo. A parte il mio lavoro (l'editoria), proiettare film (ho il patentino), e piccole riparazioni
elettriche e idrauliche, a volte sono davvero convinto di non saper fare *niente*. Ma sul serio.
In questo senso, la RE sa essere terapeutica. Se riesco, studiando, a fare qualcosina da solo, faccio
la ruota come un pavone e l'autostima risale. Per qualche euro di chiavi e bussole, ci si può stare no?
gil
Per me il costo degli utensili è pari a 0 oppure è addirittura negativo dal momento che ho iniziato a usarli da decenni.
Li uso sulla moto, sull'auto, sui lavori di casa (idraulici o elettrici), sulle biciclette di famiglia, a volte li fabbrico utilizzando pezzi di recupero.
C'è solo da imparare e divertirsi a fare cose.
pedro
Secondo me il consiglio di Gil è valido per la R.E. classic. La moto è semplice, sviti due bulloni e si rimuove il pezzo che ti interessa, sia esso il serbatoio, i fianchetti portattrezzi o i parafanghi. Elementare e di conseguenza divertente. Diverso mettere le mani su moto '' mooolto'' più tecniche dove la manodopera che ci mette mano è obbligata a fare corsi, usa attrezzi dedicati, per non parlare di tutta l'attrezzatura per il controllo dell'elettronica che è obblgatoria e molto costosa. Su queste moto l'utente può gonfiar le gomme, cambiare l'olio e raccomandarsi l'anima a Dio che la moto non si fermi mai. Provato sulla mia pelle. La classic invece ti permette di fare il meccanico, e questo crea con la moto un rapporto d'affetto che diventa col tempo un vero e proprio legame. Ultima cosa: la moto costa poco, poi gli usati oggi ancora meno, i ricambi ci saranno per tanti anni, quindi perchè non diventare i ''dottori della propria bullet ? '' Sono assicurati divertimento e soddisfazione. Il mio unico cruccio e di aver iniziato tardi.
Pietro
Sono d'accordo con molti di voi, però attenzione a non commettere errori di valutazione.
Secondo me nell'addizione dei costi va aggiunto il "fattore rischio": anch'io sono uno di quelli che ama fare le cose in proprio, in tanti campi diversi, anche quello meccanico.
So anche di non sapere, quindi mi metto nell'ottica che quando provo a fare qualcosa procedo per ragionevoli tentativi: il più delle volte riesco, magari mettendoci molto di più di quanto farebbe un professionista e accettando il rischio che il risultato finale potrebbe comunque costringermi a richiedere un intervento esterno in caso di fallimento.
Tutto ciò, secondo me, va in qualche modo fatto rientrare nella valutazione generale.
Non so quanto Giovanni sia ferrato in materia e se la cavi con il fai-da-te, ma stiamo parlando di sostituire cilindro e pistone, cioè il cuore del motore, non proprio bazzeccole. Se lui si può permettere di procedere con calma, per tentativi, magari lasciando la moto mezza smontata più a lungo del necessario tra una fase e l'altra del lavoro è un conto. Senza contare che magari un lavoro fatto "non a regola d'arte" potrebbe far sorgere problemi più in là nel tempo.
Se invece magari la moto oltre che un piacere è una necessità, allora il tempo non utilizzato per "fare il meccanico hobbista" e la (relativa) garanzia sull'affidabilità di un lavoro fatto da professionisti hanno un valore.
Esempio pratico: ho appena tagliandato la moto, con i classici olio, filtri, candela e anche le pastiglie anteriori. Da uno in gamba, meccanico preparatore. Conto totale 150 euro +iva, di cui circa 100 di materiali e contributi di smaltimento vari.
Certo, l'avessi fatto io mi sarei divertito, avrei risparmiato la manodopera e forse anche qualcosa sui ricambi. Ma ci avrei messo di più, non avrei potuto farlo mentre ero al lavoro e magari avrei dovuto dare una sistematina a qualcosa dopo, o fare ulteriori verifiche, o stare un po' in ansia nei primi km di strada pensando "avrò fatto tutto giusto?".
Così l'ho portata alla mattina, l'ho ripresa alla sera e ho ripreso a macinar km senza pensarci: anche questo ha un valore, magari difficile da monetizzare, ma concreto, che secondo me è ragionevolmente espresso nella differenza di costo delle due operazioni.
Tutto ciò per dire che la differenza tra un intervento completo "chiavi in mano" e la somma dei costi di ricambi e attrezzi non è per forza un vantaggio economico. Certo, in un ragionamento del genere affidabilità, competenza e onestà del meccanico sono imprescindibili.
Poi, avendo tempo, modo, abilità e spazio per agire in proprio, ben venga! Sarei io il primo a farlo volentieri.
Per ora i primi due fattori mi mancano, il terzo non so se sarebbe sufficiente per procedere serenamente con un "trapianto di cuore" alla moto. Che il buon Giovanni faccia bene le sue valutazioni...
Francesco63
Pietro wroteSono d'accordo con molti di voi, però attenzione a non commettere errori di valutazione.
Secondo me nell'addizione dei costi va aggiunto il "fattore rischio": anch'io sono uno di quelli che ama fare le cose in proprio, in tanti campi diversi, anche quello meccanico.
So anche di non sapere, quindi mi metto nell'ottica che quando provo a fare qualcosa procedo per ragionevoli tentativi: il più delle volte riesco, magari mettendoci molto di più di quanto farebbe un professionista e accettando il rischio che il risultato finale potrebbe comunque costringermi a richiedere un intervento esterno in caso di fallimento.
Tutto ciò, secondo me, va in qualche modo fatto rientrare nella valutazione generale.
Non so quanto Giovanni sia ferrato in materia e se la cavi con il fai-da-te, ma stiamo parlando di sostituire cilindro e pistone, cioè il cuore del motore, non proprio bazzeccole. Se lui si può permettere di procedere con calma, per tentativi, magari lasciando la moto mezza smontata più a lungo del necessario tra una fase e l'altra del lavoro è un conto. Senza contare che magari un lavoro fatto "non a regola d'arte" potrebbe far sorgere problemi più in là nel tempo.
Se invece magari la moto oltre che un piacere è una necessità, allora il tempo non utilizzato per "fare il meccanico hobbista" e la (relativa) garanzia sull'affidabilità di un lavoro fatto da professionisti hanno un valore.
Esempio pratico: ho appena tagliandato la moto, con i classici olio, filtri, candela e anche le pastiglie anteriori. Da uno in gamba, meccanico preparatore. Conto totale 150 euro +iva, di cui circa 100 di materiali e contributi di smaltimento vari.
Certo, l'avessi fatto io mi sarei divertito, avrei risparmiato la manodopera e forse anche qualcosa sui ricambi. Ma ci avrei messo di più, non avrei potuto farlo mentre ero al lavoro e magari avrei dovuto dare una sistematina a qualcosa dopo, o fare ulteriori verifiche, o stare un po' in ansia nei primi km di strada pensando "avrò fatto tutto giusto?".
Così l'ho portata alla mattina, l'ho ripresa alla sera e ho ripreso a macinar km senza pensarci: anche questo ha un valore, magari difficile da monetizzare, ma concreto, che secondo me è ragionevolmente espresso nella differenza di costo delle due operazioni.
Tutto ciò per dire che la differenza tra un intervento completo "chiavi in mano" e la somma dei costi di ricambi e attrezzi non è per forza un vantaggio economico. Certo, in un ragionamento del genere affidabilità, competenza e onestà del meccanico sono imprescindibili.
Poi, avendo tempo, modo, abilità e spazio per agire in proprio, ben venga! Sarei io il primo a farlo volentieri.
Per ora i primi due fattori mi mancano, il terzo non so se sarebbe sufficiente per procedere serenamente con un "trapianto di cuore" alla moto. Che il buon Giovanni faccia bene le sue valutazioni...
Quoto anche le virgole. :clap: :clap:
gil
Concordo che un quid di conoscenza e manualità siano indispensabili per evitare di fare danni quando si mette mano a un motore, ma aggiungo che esistono anche gli amici un poco più esperti che in questi casi vengono in aiuto.
Ravi
Consiglio vivamente a tutti voi, se non lo avete già letto il libro, 'Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta'
fausto-s
Pietro wroteSono d'accordo con molti di voi, però attenzione a non commettere errori di valutazione.
Secondo me nell'addizione dei costi va aggiunto il "fattore rischio": anch'io sono uno di quelli che ama fare le cose in proprio, in tanti campi diversi, anche quello meccanico.
So anche di non sapere, quindi mi metto nell'ottica che quando provo a fare qualcosa procedo per ragionevoli tentativi: il più delle volte riesco, magari mettendoci molto di più di quanto farebbe un professionista e accettando il rischio che il risultato finale potrebbe comunque costringermi a richiedere un intervento esterno in caso di fallimento.
Tutto ciò, secondo me, va in qualche modo fatto rientrare nella valutazione generale.
Non so quanto Giovanni sia ferrato in materia e se la cavi con il fai-da-te, ma stiamo parlando di sostituire cilindro e pistone, cioè il cuore del motore, non proprio bazzeccole. Se lui si può permettere di procedere con calma, per tentativi, magari lasciando la moto mezza smontata più a lungo del necessario tra una fase e l'altra del lavoro è un conto. Senza contare che magari un lavoro fatto "non a regola d'arte" potrebbe far sorgere problemi più in là nel tempo.
Se invece magari la moto oltre che un piacere è una necessità, allora il tempo non utilizzato per "fare il meccanico hobbista" e la (relativa) garanzia sull'affidabilità di un lavoro fatto da professionisti hanno un valore.
Esempio pratico: ho appena tagliandato la moto, con i classici olio, filtri, candela e anche le pastiglie anteriori. Da uno in gamba, meccanico preparatore. Conto totale 150 euro +iva, di cui circa 100 di materiali e contributi di smaltimento vari.
Certo, l'avessi fatto io mi sarei divertito, avrei risparmiato la manodopera e forse anche qualcosa sui ricambi. Ma ci avrei messo di più, non avrei potuto farlo mentre ero al lavoro e magari avrei dovuto dare una sistematina a qualcosa dopo, o fare ulteriori verifiche, o stare un po' in ansia nei primi km di strada pensando "avrò fatto tutto giusto?".
Così l'ho portata alla mattina, l'ho ripresa alla sera e ho ripreso a macinar km senza pensarci: anche questo ha un valore, magari difficile da monetizzare, ma concreto, che secondo me è ragionevolmente espresso nella differenza di costo delle due operazioni.
Tutto ciò per dire che la differenza tra un intervento completo "chiavi in mano" e la somma dei costi di ricambi e attrezzi non è per forza un vantaggio economico. Certo, in un ragionamento del genere affidabilità, competenza e onestà del meccanico sono imprescindibili.
Poi, avendo tempo, modo, abilità e spazio per agire in proprio, ben venga! Sarei io il primo a farlo volentieri.
Per ora i primi due fattori mi mancano, il terzo non so se sarebbe sufficiente per procedere serenamente con un "trapianto di cuore" alla moto. Che il buon Giovanni faccia bene le sue valutazioni...
Caro Pietro, scrivi di essere un amante del fai da te, meccanica compresa, e porti la moto a fare un semplice tagliando da un professionista.....
Aldilà di tutto, sono certo che oltre a un considerevole risparmio il tuo lavoro sarebbe stato molto più curato e....gratificante.
Scusa se mi sono permesso, Ciao.
[cancellato]
A me sta cosa che uno si improvvisa meccanico leggendo un manuale mi mette molta ansia. Conosco un tipo che non si fida dei medici, sta studiando un manuale di medicina e vuole operarsi di emorroidi da solo
Pietro
@Fausto S
Ci mancherebbbe, come ho già detto al momento mi mancano i primi due fattori, tempo e modo.
Alle mie vecchie auto ho fatto di tutto, e anche al furgone. Ora, ahimè, avrei modo di dedicarmici solo in vacanza!
fausto-s
Pietro wrote@Fausto S
Ci mancherebbbe, come ho già detto al momento mi mancano i primi due fattori, tempo e modo.
Alle mie vecchie auto ho fatto di tutto, e anche al furgone. Ora, ahimè, avrei modo di dedicarmici solo in vacanza!
ok 🙂