Ant268 wroteVa bene, proverò a non abbattermi! Fammi sapere se procedere come descritto da te nell'ultimo post!
Questa volta, a costo di diventare logorroico, inizio con la teoria, così da dare un senso, o almeno lo spero, alle operazioni che descriverò successivamente (cioè la taratura della ns. vitina a brugola e, a seguire, del sensore TPS).
Chiedo scusa per le banalità.
-nel ns. corpo farfallato sono presenti due differenti condotti preposti al passaggio dell'aria destinata alla camera di scoppio: il condotto principale dove c'è la valvola a farfalla ed uno più piccolo che by-passa la valvola a farfalla, comunemente definito condotto aria del minimo.
Chiedo di nuovo scusa per le ovvietà.
- quando rilascio l'acceleratore la valvola a farfalla si mette in posizione verticale e sigilla ermeticamente il condotto principale. Il motore rimane comunque in moto grazie alla sola aria che attraversa il condotto del minimo.
In relazione alla quantità d'aria che entra nella camera di scoppio la centralina inietta la corrispondente necessaria quantità di benzina. Ne consegue che la centralina deve sapere quando la valvola a farfalla é chiusa per poter iniettare la sola benzina necessaria a mantenere il regime minimo.
E la centralina ritiene che la farfalla sia ermeticamente chiusa quando il valore TPS è 0,6 volt!
Con queste premesse vado a spiegare passo-passo il mio metodo, già descritto nei post precedenti, per ripristinare le regolazioni di un corpo farfallato senza smontarlo dalla moto (la moto va accesa ma il motore spento):
Per prima cosa si regola la famosa vitina "intoccabile" la quale funziona da fine corsa meccanico della valvola a farfalla nel momento in cui si rilascia l'acceleratore, cioè quando il condotto di aspirazione principale deve essere chiuso ermeticamente.
- collego il tester al segnale TPS, svitando la vitina si muove la valvola a farfalla e quindi cala il valore del TPS che leggo sul tester, nel momento in cui il TPS cessa di scendere significa che la valvola a farfalla é giunta a contatto delle pareti del condotto d'aspirazione e non si muove più, è perfettamente verticale e chiude ermeticamente il condotto. A questo punto riavvito molto lentamente la vitina fino a quando vedo sul tester che il TPS accenna a risalire così ho individuato la posizione ideale dove deve stare la vitina per fare da fine corsa alla valvola a farfalla. Adesso avvito per un ulteriore 1/4 di giro la vitina e stringo il dado di fissaggio ed ho finito (stringendo il dado la ns. vitina tende a salire leggermente verso l'alto ed é per compensare questo movimento che prima la avvito di un ulteriore 1/4 di giro ma anche perchè deve essere la vitina a fermare la corsa della valvola a farfalla altrimenti si andrebbe ad incastrare fra le pareti del condotto - provare per credere).
Giunto a questo punto, agendo direttamente sulla posizione del sensore TPS, vado finalmente a regolare la sua tensione a 0,6 volt e da questo momento la centralina conoscerà sempre esattamente la posizione della valvola a farfalla e regolerà l'iniezione benzina di conseguenza.
Poi per eventualmente regolare il regime del minimo bisogna agire "solo" sulla grossa vite a taglio d'ottone la quale regola il flusso dell'aria che attraversa il piccolo condotto di by-pass accennato prima. In pratica per regolare il regime minimo si va a modificare solo il flusso d'aria e non quello della benzina. Da quanto appena scritto si evince che se ci fossero indebite infiltrazioni d'aria causate, per esempio, da fessurazioni nel collettore o dal corpo farfallato sporco che non permette la chiusura ermetica della valvola a farfalla o altro, avremmo un minimo instabile e ballerino. Ma a queste menate, come al sensore MAP ecc.. ci pensiamo dopo se ancora,nonostante il TPS a posto e candela nuova, non va ancora bene.
E' stata dura ......ma per oggi ho finito.