Così si espresse a suo tempo il Sommo.
gdbuono wroteVediamo di fare chiarezza, una volta per tutte, sul tema catena di trasmissione.
Io queste cose le avevo dette a Quint, ma sembra che mangi pane scordato.
La leggerezza non c'entra con la robustezza.
Le catene da motogp sono molto più leggere di quelle montate sui 1000 stradali ed anche di passo e spessore inferiore, ma non per questo sono meno resistenti.
Dipende dai materiali.
La prima cosa da guardare quando si compra una catena sarebbe controllare il carico di rottura, si trovano sui siti dei rivenditori, mettendo il nome del modello.
Per principio generale:
1) Una catena con o-ring è migliore di una senza, dura di più, è più resistente e si allunga di meno;
2) Una catena ribattuta è meglio di una catena con falsamaglia.
3) Quando si cambia la catena si dovrebbero cambiare anche pignone e corona.
Poi ci sono innumerevoli finezze, tipo che sarebbe meglio non avere mai una corona con dentatura esattamente multipla del pignone (ma di questo ricordo di averne parlato da qualche parte).
Detto questo in linea di principio, bisogna poi vedere il lato pratico.
Io compro sempre catene senza o-ring (che non sarebbe la scelta migliore) per il semplice fatto che uso le moto molto poco e gli o-ring sono soggetti a screpolarsi e a rovinarsi col tempo.
Quando una corona senza oring ha tratti duri, basta lavarla con olio caldo, asciugarla per bene ed usarla qualche km, che torna nuova.
Quando una catena con o.ring ha punti duri è da buttare di corsa.
Per strano che possa sembrare, se si usa la moto in fuoristrada o nella sabbia o se non si è un fanatico della manutenzione e si usa la moto spesso, meglio o-ring. Se si usa la moto raramente e ci si ricorda di ingrassarla prima di usarla e prima di conservarla per lunghi periodi, molto meglio senza.
Tutte le catene, specialmente senza o-ring, sono soggette ad "allungamenti" importanti nei primi km. In base alla qualità anche due tacche di registro, di più se non si cambia tutto il gruppo corona-pignone.
La dimensione della nostra catena è generosa e la potenza del motore bassa, quindi si può azzardare di più fuori dagli aurei principi di cui sopra.
Tenete però presente che il peggior nemico per la catena non sono le andature a tutto gas in piena potenza (dato che l'organo stressato è sempre in presa, con forze annullate progressivamente dal rotolamento), ma la coppia, le frenate e il primo metro in accelerazione (tipicamente comportanti un colpo di frusta sul ramo superiore della catena).
Qualora una catena si dovesse rompere sulla RE: o si rompe la falsamaglia (il famoso anello debole) o nel tratto mediano del ramo superiore.
Nel primo caso è questione di culo, perché può anche non schiantarsi di colpo e magari si rompe mentre la falsamaglia è in presa sul pignone col risultato di proiettare la catena indietro (magari uccidete il motociclista che segue, ma non fate danni alla moto); se invece si rompe sul punto maggiormente sforzato, allora è facile che si arrotoli sul pignone con possibile rottura del carter e probabile caduta.
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